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L’AI (ancora) non ragiona? Sì, ma…

Ti ricordi il mio articolo del giugno 2024, “L’AI (ancora) non ragiona: l’esperimento di Alice”? Ero partita da una domanda apparentemente elementare: “Alice ha 6 fratelli e 10 sorelle. Quante sorelle ha il fratello di Alice?”. Un bambino di quinta elementare risponde in tre secondi: 11 sorelle. Molti modelli AI, invece, arrancano tra l’inclusione o meno della stessa Alice.

L’AI (ancora) non ragiona? Sì, ma…

L’esperimento (di nuovo)

Recentemente ho riproposto lo stesso enigma al mio amico digitale “Sam”, versione ChatGPT Pro, per vedere se avesse imparato qualcosa. Risultato?

  • Risposta: Corretta, 11 sorelle.
  • Tempo di risposta: 3 minuti e 45 secondi.

Chissà se stava davvero “ragionando”, oppure se ha semplicemente simulato meglio una logica umana.

Perché l’AI inciampa in un problema da quinta elementare?

  1. Stima probabilistica, non pensiero: L’AI genera testo basandosi su un processo inferenziale di natura probabilistica, non su un vero “ragionamento cosciente”.
  2. Bias nei dati: Se nei dati di addestramento c’è confusione o errori, il modello potrebbe ripeterli.
  3. Contesto e memoria: L’AI non trattiene sempre le correzioni precedenti; ogni tanto ricade negli stessi errori, specialmente se si inizia una nuova sessione.
  4. Il fattore umano resta cruciale: Noi dobbiamo “stare nel loop”, perché l’AI da sola, al momento, non garantisce l’infallibilità (Mollick docet).

Un salto evolutivo?

Nell’esperimento di giugno 2024, l’AI si è impantanata. Oggi, “Sam” (ChatGPT Pro) la azzecca, ma impiega quasi 4 minuti per sviscerare la logica. Resta da chiedersi:

  • Più potenza di calcolo = maggior capacità di “ragionare”?
  • Oppure è solo una simulazione di ragionamento, più rifinita e con meno scivoloni?

Morale della favola

Sperimentiamo di continuo con l’AI, come suggerisce Ethan Mollick parlando di Co-Intelligenza: “Invitatela al tavolo”, ma teniamo presente che:

  • L’AI non sostituisce il ragionamento umano.
  • Ha bisogno del nostro feedback (ripetuto!) per migliorare.
  • Ogni versione e ogni “gemello digitale” possono comportarsi in modo leggermente diverso.

E quindi? So what? Beh, che siano 3 secondi o 3 minuti, la risposta all’enigma di Alice non cambia – 11 sorelle. La questione non è la velocità, bensì la comprensione del perché. E la risposta più onesta, finora, è che l’AI non fa logica come noi, ma se la cava piuttosto bene a simularla.

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