“Intelligenza Emotiva” è un libro scritto da Daniel Goleman, un noto psicologo e giornalista scientifico. Pubblicato per la prima volta nel 1995, questo libro ha rivoluzionato il modo in cui comprendiamo le emozioni e il loro impatto sulla nostra vita personale e professionale. Goleman esplora come l’intelligenza emotiva (EQ, Emotional Quotient) – la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri – sia cruciale per il successo e il benessere.
Chi è Daniel Goleman
Daniel Goleman ha conseguito un dottorato in psicologia presso l’Università di Harvard ed è stato giornalista scientifico per il New York Times, dove ha scritto articoli sulla psicologia e le neuroscienze. La sua opera “Intelligenza Emotiva” ha guadagnato una vasta popolarità, portando il concetto di EQ al centro del dibattito pubblico e accademico.
Perché questo libro mi rappresenta
Credo fermamente che l’EQ sia una competenza cruciale, ancor più nell’era dell’intelligenza artificiale. L’EQ non è solo una competenza professionale, ma anche personale. Ecco perché questo libro è fondamentale per me:
- Un corpo a due gambe: Oggi dobbiamo immaginare il nostro corpo come se fosse dotato di due gambe, una è quella in carne ed ossa, l’altra è una gamba artificiale, quella della AI, della Co-Intelligenza. La seconda, quella dell’intelligenza artificiale, cresce velocemente e si evolve continuamente. L’altra, quella in carne ed ossa, è quella dell’intelligenza emotiva, che, purtroppo, sta diminuendo. Secondo la ricerca condotta da Six Seconds, un’organizzazione non-profit di Palo Alto fondata da Joshua Friedman e specializzata in intelligenza emotiva, stiamo vedendo un calo nell’EQ globale (dal 2019 al 2023 5,54%) a causa della velocità dei tempi moderni e dell’uso intensivo della tecnologia. Parliamo di recessione emotiva a livello globale!
- Rischio di rimanere zoppi: Se continuiamo a mettere l’EQ in secondo piano, rischiamo di diventare zoppi. La gamba dell’intelligenza artificiale potrebbe diventare molto più lunga e forte di quella dell’EQ, lasciandoci sbilanciati. È essenziale che intensifichiamo la nostra attenzione e sviluppo dell’intelligenza emotiva per mantenere l’equilibrio.
- Squisitamente umani: L’AI può simulare l’emotività, ma non può provare emozioni. L’EQ è ciò che ci rende squisitamente umani. La capacità di sentire, empatizzare e connettersi a livello emotivo è unica e insostituibile. Ecco perché ritengo che il libro di Goleman sia oggi più rilevante che mai. Sottolinea l’importanza di coltivare il nostro EQ per non perdere ciò che ci rende umani in un mondo sempre più digitalizzato.
Questa convinzione mi ha portato anche a certificarmi con Six Seconds ancora nel 2018 proprio sull’intelligenza emotiva e sulla lettura dei test come assessor. Credo che questo sia importante non solo a livello individuale, ma anche a livello organizzativo e aziendale, per avere clienti più soddisfatti e collaboratori più motivati e felici.