Ho appena finito di leggere il report “State of the Heart 2024” di Six Seconds e, come spesso accade, il mio istinto di “connecting the dots” è scattato immediatamente. Mi sono chiesta: cosa significa per noi se da un lato l’intelligenza emotiva (EQ) è in declino e dall’altro l’Emotional AI sta facendo grandi passi avanti? Queste due linee, quella dell’EQ umana e quella dell’EQ artificiale, presto si incontreranno?
Declino Globale dell’EQ
Il report evidenzia un calo del 5,54% nell’intelligenza emotiva globale dal 2019 al 2023. Questo declino, che coinvolge tutte le competenze individuali dell’EQ, si traduce in bassi livelli di benessere e alti livelli di burnout. La “recessione emotiva” sta colpendo in particolare la Gen Z, che affronta una crisi di salute mentale ed emotiva alimentata da solitudine e isolamento sociale. Nel mondo del lavoro, il 53,7% della Gen Z mostra bassa soddisfazione, indicando un rischio elevato di disimpegno e burnout. Inoltre, il divario di genere post-pandemia è significativo, con le donne che mostrano un miglioramento nell’EQ e nei fattori di successo, mentre gli uomini continuano a vedere un declino. Anche il burnout è in aumento, colpendo il 65% dei settori lavorativi dal 2021 al 2023.
Sviluppo dell’Emotional AI
Parallelamente a questo declino, stiamo assistendo a enormi progressi nell’Emotional AI. Questa area di ricerca mira a permettere agli algoritmi di percepire, tracciare, classificare e rispondere alle emozioni umane. Il campo multidisciplinare dell’Emotional AI attinge a informatica, ingegneria, psicologia, fisiologia, filosofia e neuroscienze.
Le tecnologie di riconoscimento delle emozioni utilizzano segnali fisiologici come EEG, ECG ed espressioni facciali. Le applicazioni dell’Emotional AI sono vastissime, comprendendo settori come la sanità, l’educazione, l’interazione uomo-robot e il business. Tuttavia, emergono anche sfide e rischi, come problemi di privacy, autonomia, equità e fiducia. Il Viable Systems Approach (VSA) offre un framework per studiare come l’Emotional AI si integra e influisce su imprese e società, concentrandosi sui concetti di consonanza e risonanza nelle interazioni AI-umano.
HR, genitori ed educatori: cosa fare?
Alla luce di questi dati, è evidente che non possiamo ignorare il declino dell’intelligenza emotiva e allo stesso tempo dobbiamo navigare con attenzione i progressi dell’Emotional AI. Ecco cosa possiamo fare nei diversi ruoli:
HR: Gli HR possono giocare un ruolo cruciale nel promuovere l’intelligenza emotiva nei luoghi di lavoro. Investire in programmi di formazione sull’EQ può aiutare i dipendenti a sviluppare competenze emotive fondamentali, migliorando il benessere e la produttività. Inoltre, è essenziale offrire risorse e supporto per la salute mentale, come consulenza psicologica e programmi di benessere aziendale, per prevenire il burnout e creare un ambiente di lavoro più sano. Promuovere un ambiente di lavoro inclusivo che riconosca e valorizzi le differenze di genere e culturali è altrettanto cruciale, poiché le differenze possono diventare una fonte di forza e innovazione se gestite correttamente.
Genitori: Come genitori, è fondamentale educare i figli all’intelligenza emotiva fin da piccoli, insegnando loro a riconoscere e gestire le proprie emozioni. Essere un esempio positivo di gestione emotiva e mostrare ai bambini come affrontare situazioni stressanti con calma e resilienza è altrettanto importante. Incoraggiare i figli a esprimere i loro sentimenti e a parlare apertamente delle loro emozioni crea un ambiente familiare dove i sentimenti vengono rispettati e ascoltati. Inoltre, favorire attività sociali e interazioni faccia a faccia per combattere la solitudine e l’isolamento è essenziale per lo sviluppo emotivo.
Educatori: Gli educatori possono integrare l’educazione emotiva nei programmi scolastici, insegnando agli studenti competenze emotive essenziali come l’empatia, la gestione dello stress e la risoluzione dei conflitti. Creare un ambiente scolastico che promuova il benessere emotivo e supporti gli studenti in difficoltà, fornendo formazione agli insegnanti su come riconoscere e gestire le emozioni proprie e degli studenti, è fondamentale. Lavorare a stretto contatto con i genitori per sostenere il benessere emotivo degli studenti anche a casa, garantendo una comunicazione aperta e continua tra scuola e famiglia, è cruciale per il successo degli studenti.
Questa riflessione mi ha infine portato a produrre un video. Ho creato le parole, la musica e fatto il montaggio, tutto utilizzando varie piattaforme dotate di AI come ad esempio Suno. Sì, perché è vero, l’AI potenzia l’uomo, e da sola non avrei mai potuto portare a termine questo video. Tuttavia, l’AI non può sostituire l’uomo, a meno che non glielo permettiamo noi continuando a perdere la nostra intelligenza emotiva e la capacità di rimanere squisitamente umani.