HR EXPERT
& COACH

Pensiero critico

Kit di sopravvivenza cognitiva

I recenti allarmi sull’intelligenza artificiale — che mente, ricatta e resiste ai comandi umani — non sono l’ennesima apocalisse in stile Hollywood, ma un campanello d’allarme decisamente più concreto. Vuol dire che il pensiero critico non è più una simpatica “soft skill” da sfoderare nel curriculum: è l’àncora di salvezza per non diventare ostaggi cognitivi delle nostre stesse creazioni.

Il pensiero critico è davvero una competenza esclusivamente umana?

Il pensiero critico è davvero una competenza esclusivamente umana?

Ho deciso di fare un esperimento: ho chiesto a due agenti AI di leggere il mio libro, “The Artificial Intelligence Made Easy”, pubblicato in inglese, e di conversare tra loro discutendo i temi centrali…

Allenare il pensiero critico

Allenare il pensiero critico: salvare il cervello tra tastiera e schermo

C’è un’immagine che mi torna spesso in mente: noi, chini sullo schermo di un iPhone, le dita che scorrono rapide sulla tastiera, e il nostro cervello, silenzioso, che inizia a “liquefarsi”. Non sto esagerando. Tra notifiche, email e feed infiniti, stiamo perdendo la capacità di riflettere davvero.
Sì, il multitasking ci fa sentire produttivi. Sì, la tecnologia ci connette. Ma a quale costo? Il nostro cervello non è progettato per correre dietro a centinaia di stimoli al secondo. E quando smettiamo di fermarci, di analizzare, di interrogarci, perdiamo qualcosa di prezioso: il pensiero critico.

AI non distruggerà il 90% dei lavori

L’AI non distruggerà il 90% dei lavori

Di recente, un noto esperto di coding ha dichiarato (o pare abbia dichiarato perché qui non si sa mai come certi giornalisti o pseudo pubblicisti riportino poi le notizie per fare audience) che l’AI distruggerà il 90% dei lavori (di cui già oggi, a suo dire, il 50% dei lavori d’ufficio sono inutili)…

Torna in alto